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Il neo Presidente della Regione Lazio Renata Polverini in visita all'INMP

Il prof. Aldo Morrone e l'Onorevole Renata Polverini

È in luoghi come l’Ospedale San Gallicano di Trastevere dove si può osservare, con chiarezza, un impegno alto, rivolto al lavoro sulla salute delle persone, sostenuto da un forte impegno sociale e che considero la sintesi di quel che dovrebbe essere l’opera di tutto il Servizio Sanitario”.
La visita di questa mattina, 12 aprile 2010, del neo Presidente della Regione Lazio Renata Polverini, all’Istituto Nazionale per la promozione della salute delle popolazioni Migranti e per il contrasto delle malattie della Povertà (INMP) - Ospedale San Gallicano, rappresenta il riconoscimento dell’Istituto per il lavoro scientifico, clinico, di ricerca e formazione che ha preso avvio all’inizio degli anni ottanta, svolto ancora oggi, con abnegazione ed efficacia sul territorio regionale; una testimonianza dei risultati ottenuti nella salvaguardia della salute delle fasce deboli della popolazione, nella prevenzione e nel contrasto delle malattie epidemiologiche e infettive presenti nella popolazione a rischio esclusione. Il Direttore Generale Prof. Aldo Morrone ha ringraziato della visita la neo Presidente con grande emozione, augurandosi un pieno riconoscimento del lavoro svolto dall’INMP per tutta la cittadinanza, sempre con la “persona” al centro del lavoro sanitario. “Un Istituto sempre in trincea nelle emergenze sanitarie, dalla città di Roma a Lampedusa, a Gibuti passando per Rosarno, fino alle politiche per il controllo del flusso migrante a Malta”.
Renata Polverini, eletta a Presidente della Regione Lazio, nel suo recente lavoro di “ricognizione” sulle difficoltà e le potenzialità dei servizi sanitari strategici per la popolazione, ha riconosciuto il lavoro svolto dall’Istituto e dal Prof. Morrone e lo ha presentato alla stampa come futuro consulente delle politiche sanitarie regionali. Il Professore ha accettato il compito di collaborare, a titolo gratuito, alla crescita di un sistema sanitario regionale basato sulla qualità della cura e sull’accoglienza, contro il rischio di esclusione che, purtroppo, oggi investe un numero sempre maggiore di persone.
La Regione Lazio” - dichiara la Polverini – “ha strutture e professionalità alte, che vanno riconosciute e potenziate e che spero di inserire in una squadra che ridisegni le strategie sanitarie, a partire dalla salute delle donne”.

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