C.I.M.E. - Campagna Informativa Multiculturale per l'Educazione sanitaria dei marittimi
Evento conclusivo - Mazara del Vallo 1 Dicembre 2010
Il progetto
“Salute in mare: Il progetto C.I.M.E.” è una ricerca promossa dall’ex Istituto di Previdenza per il Settore Marittimo - IPSEMA (oggi INAIL), cofinanziata dal Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali, che è stata realizzata con la collaborazione e la consulenza scientifica dell’Istituto Nazionale per la Promozione della Salute delle Popolazioni Migranti ed il contrasto delle Malattie della Povertà (INMP) con il supporto del SASN (Servizio assistenza naviganti).
Il progetto ha avuto come obiettivo principale la realizzazione di una campagna informativa rivolta alla promozione dell’autotutela della salute e dell’educazione sanitaria dei marittimi, con particolare riferimento al personale neocomunitario ed extracomunitario.
Lo studio intende fornire approfondite documentazioni sui rischi per la salute in mare, con particolare attenzione per i tumori cutanei, le patologie gastro-enteriche, le patologie infettive e parassitarie, incluse quelle sessualmente trasmissibili ed i danni da rumore, offrendo inoltre uno screening sullo stato di salute del personale attraverso visite mediche, effettuate da specialisti. Conoscere significa prevenire e quindi ridurre i rischi e tutelare la propria salute.
Attività previste
Il progetto ha previsto:
1) visite mediche preventive per uno screening sullo stato di salute del personale italiano, neocomunitario e extracomunitario, effettuato su un campione di navi;
2) la realizzazione di un opuscolo con contenuti scientifici, tradotto nelle principali lingue veicolari, sui fondamentali principi di educazione sanitaria riguardanti la protezione dalle radiazioni solari, una corretta alimentazione nel rispetto delle diverse tradizioni alimentari, le principali malattie infettive e parassitarie e l’esposizione all’inquinamento acustico;
3) l’organizzazione di eventi di presentazione al pubblico, alla stampa e alle autorità competenti, dei contenuti della campagna informativa. Gli eventi si svolgeranno nei principali porti italiani.
I rischi per la salute in mare
Il lavoro sulle navi per le sue caratteristiche specifiche espone ad una serie di rischi per la salute derivanti dall’elevata esposizione alle radiazioni solari, dalla coesistenza in ambienti confinati spesso per lunghi periodi di tempo, dal tipo di alimentazione in alcune categorie di naviglio, dalla presenza in ambienti con alto livello di rumore e vibrazioni.
I danni provocati dall’esposizione solare sono molteplici: eritemi, macchie, foto invecchiamento, tumori cutanei. Per il personale a bordo delle navi le radiazioni ultraviolette debbono essere considerate un fattore di rischio professionale allo stesso modo di altri rischi biologici, fisici e chimici presenti nei luoghi di lavoro. La promozione di comportamenti corretti riguardo all’esposizione alla radiazione ultravioletta è, dunque, di fondamentale importanza poiché spesso è assente una adeguata cultura della protezione, anche in rapporto al fototipo di ogni persona.
Una alimentazione corretta è uno degli elementi fondamentali per la conservazione di un buono stato di salute. Se l’apporto in energia e nutrienti non è adeguato al fabbisogno di un individuo si ha una condizione fisiologica di malnutrizione:
• per eccesso se l’apporto è superiore al fabbisogno, con conseguente stato di sovrappeso/obesità e malattie cronico degenerative associate (diabete, malattie cardiovascolari, ecc..)
• per difetto se l’apporto non copre il fabbisogno dell’individuo, portando a carenze nutrizionali e/o
proteico-caloriche anche gravi.
È importante conoscere le indicazioni per una corretta alimentazione, da seguire nel rispetto delle tradizioni alimentari di origine di ogni persona.
Le patologie infettive e parassitarie possono essere trasmesse attraverso alimenti infetti o attraverso il contagio diretto con portatori di tali patologie, comprese quelle sessualmente trasmissibili, anche in eventuali scali a terra. Fondamentale le profilassi vaccinali, soprattutto quando si prevedano scali in zone con alta endemia di malattie infettive. Risulta estremamente utile disporre di materiali informativi multiculturali che servano ad informare il personale marittimo sulla prevenzione dei rischi per la salute provenienti da tali patologie.
Quando l’esposizione al rumore supera determinati livelli, compare una perdita uditiva suscettibile
di recupero, se non vengono raggiunti certi limiti di tempo e di intensità. Se tali limiti vengono superati, il deficit uditivo diventa permanente: questa patologia può essere definita “sordità da rumore”. L’esposizione protratta al rumore di alta intensità può dar luogo anche ad un tipo di reazione aspecifica da considerare una sindrome generale, dovuta al rumore, che causa stress e
che trova la sua espressione in una sintomatologia biologica, cardiovascolare, neuroendocrina, psichica
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Aldo Morrone, Paola Scardella, Silvia Giardina
Salute in mare
Nauntes - Bimestrale dell'IPSEMA sulla cultura e l'economia del mare