Le principali attività del progetto
Il progetto CARE ha l’obiettivo di promuovere interventi clinici appropriati nei confronti di migranti e rifugiati attraverso l’adozione di un modello di cura integrato.
Le attività del progetto CARE mirano a migliorare il coordinamento a livello dell’Unione europea, permettendo la cooperazione tra medici e autorità sanitarie, rafforzando le competenze e supportando gli interventi di salute pubblica.
Componenti chiave del progetto
Il modello organizzativo sanitario
Il modello organizzativo proposto comprende strumenti, processi e protocolli per la gestione delle emergenze sanitarie e delle relazioni operative tra il personale sanitario e gli altri attori coinvolti. Tale modello contribuirà all’appropriatezza delle procedure e dei protocolli sanitari adottati dagli stakeholder nei confronti dei migranti e dei rifugiati.
Tale modello vede il coinvolgimento di un team multidisciplinare composto da medici (dermatologi, infettivologi e pediatri), psicologi dell’età evolutiva e mediatori transculturali. Tale multidisciplinarietà ha l’obiettivo di assicurare ai migranti e ai rifugiati ospiti degli hotspot e dei centri di accoglienza assistenza sanitaria appropriata e integrata, compresa la determinazione dell’età dei minori non accompagnati.
Monitoraggio dello stato di salute di migranti e rifugiati
Il progetto CARE prevede lo sviluppo di un sistema integrato per la registrazione e il monitoraggio dello stato di salute di migranti e rifugiati. Tale sistema si compone di: a) un software che fornirà a medici e operatori sanitari un’interfaccia per la registrazione di dati in un database locale; b) un dispositivo portatile da consegnare a migranti e rifugiati contenente i loro dati sanitari che permette ad altri medici di leggerli e integrarli.
Monitoraggio delle malattie infettive
È previsto lo sviluppo e lo studio pilota di un sistema di sorveglianza sindromica nei centri per migranti e rifugiati coinvolti degli Stati membri. Il sistema è basato sulla raccolta di dati aggregati su sindromi localmente rilevate al fine di disporre di regolari bollettini su minacce di tipo sanitario.
Tale sistema permetterà alle autorità sanitarie e ai medici di adottare azioni appropriate e così prevenire rischi sanitari transfrontalieri.
Programmazione di salute pubblica
Il progetto CARE ha anche l’obiettivo di promuovere piani di salute pubblica integrati relativi ai migranti e ai rifugiati e basati sulle sinergie tra il settore pubblico e le organizzazioni del privato sociale. A questo scopo, verranno raccolti dati sulle buone prassi nei modelli di assistenza dedicata a migranti e rifugiati e saranno prodotti report e raccomandazioni che supportino nuovi strumenti di governance per politiche di salute pubblica basate sull’esperienza.
Formazione
Operatori sanitari e non (assistenti sociali, mediatori transculturali, volontari, forze dell’ordine, ecc.) saranno formati per rispondere agli specifici bisogni sanitari dei migranti al primo arrivo, durante i loro spostamenti e la permanenza negli Stati membri coinvolti. La formazione tratterà i seguenti argomenti: dermatologia, malattie infettive, igiene e sicurezza, aspetti culturali e competenze comunicative, psicologia, lavoro con i minori non accompagnati e le persone vittime di tratta. Particolare spazio sarà dedicato all’uso e all’applicazione pratica degli strumenti operativi sviluppati nell’ambito del progetto.
Campagna di sensibilizzazione
Saranno organizzate campagne di sensibilizzazione per la popolazione generale, con un focus sui falsi miti relativi ai migranti e ai rifugiati. Le campagne saranno condotte a livello locale, in aree di forte concentrazione di migranti e rifugiati. A questo scopo, verrà reso disponibile del materiale comunicativo volto a contrastare gli stereotipi legati alle minacce sanitarie. Saranno inoltre prodotti materiali informativi per i migranti e i rifugiati circa il loro diritto di accesso ai servizi sanitari negli Stati membri target del progetto.