COVID-19, salute mentale e disuguaglianze: pubblicati 2 articoli scientifici su uno studio longitudinale multicentrico di popolazione condotto da INMP
19 marzo 2025 - Sono stati recentemente pubblicati due articoli scientifici relativi al progetto CoMeH, uno studio longitudinale multicentrico di popolazione condotto con l’obiettivo di valutare l’impatto della pandemia da COVID-19 sulla salute mentale. Il primo articolo, dal titolo “A population-based cohort to investigate the impact of COVID-19 on socioeconomic inequalities in mental health care in Italy (CoMeH): study protocol”, è stato pubblicato sulla rivista scientifica Social Psychiatry and Psychiatric Epidemiology (Impact Factor: 3,6), mentre il secondo, “The impact of the COVID-19 pandemic on access to mental health services and socioeconomic inequalities in Italy”, è stato pubblicato sulla rivista scientifica Frontiers in Psychiatry (Impact Factor: 3,2).
La crisi globale senza precedenti determinata dalla pandemia di COVID-19 ha esacerbato l'incertezza e l'esposizione a fattori che inducono stress negli individui, anche a causa delle misure adottate in risposta alla pandemia, come la chiusura di attività non essenziali e luoghi fisici (ad esempio parchi, scuole), restrizioni di viaggio e divieti sulle interazioni sociali, che hanno interrotto le routine e l’istruzione. La conseguente perdita di posti di lavoro e l’incertezza economica hanno ulteriormente aumentato l'insicurezza sociale. Di conseguenza, si è manifestata una crescente preoccupazione per il possibile impatto negativo di tali misure sulla salute mentale della popolazione in generale.
L'effetto di queste misure è difficile da valutare, e gli studi che analizzano l’impatto della pandemia sulla salute mentale hanno mostrato risultati incoerenti ed eterogenei tra aree geografiche e contesti diversi.
È emerso, comunque, che la pandemia ha agito in modo differenziale tra le fasce sociali, determinando un maggiore deterioramento della salute mentale tra i gruppi di popolazione più vulnerabili e svantaggiate dal punto di vista socioeconomico. Tra questi, particolarmente colpiti sono stati gli immigrati, che costituiscono un gruppo a più alto rischio di disagio mentale, a causa delle loro condizioni di vita causate dai lunghi spostamenti, il sostegno sociale inferiore e l'isolamento maggiore, i problemi di accesso ai servizi sanitari, le barriere linguistiche, la sospensione del loro progetto di migrazione, paura per le famiglie nei paesi di origine e i problemi legati al permesso di soggiorno.
Lo studio CoMeH è stato promosso dall’Osservatorio epidemiologico nazionale per l'equità in salute (OENES) dell'INMP e ha l’obiettivo di valutare l’impatto della pandemia di COVID-19 sulla salute mentale e sull’accesso ai servizi sanitari psichiatrici (ambulatoriali, residenziali, semiresidenziali, pronto soccorso, ricoveri ospedalieri e consumo di farmaci), con particolare riferimento alle differenze per livello socioeconomico e per cittadinanza.
Si tratta di uno studio longitudinale di popolazione multicentrico, che coinvolge la Regione Toscana (N=3.253.712), la ATS Bergamo, che copre l'intera provincia (N=1.006.151), e la ASL Roma 2 (N=907.180), la più grande del Lazio, in cui vive il 45% della popolazione del Comune di Roma. Le aree geografiche coperte dai tre centri partecipanti rappresentano quasi 6 milioni di assistiti (circa il 10% dell'intera popolazione) del Servizio Sanitario Nazionale. Il disegno di studio ha previsto l’arruolamento retrospettivo di una coorte aperta di popolazione, individuata a partire dalle anagrafi sanitarie tra il 01 gennaio 2018 e il 31 dicembre 2024.
Le informazioni sull'accesso ai servizi di salute mentale sono state recuperate attraverso l’interconnessione con tutti i principali sistemi informativi sanitari: la farmaceutica territoriale, che comprende le prescrizioni di farmaci rimborsate dal SSN e dispensate dalle farmacie pubbliche e private; le prescrizioni di farmaci da strutture ospedaliere e ambulatoriali; i flussi informativi dei Dipartimento di salute mentale, per i servizi ambulatoriali, residenziali e diurni; il flusso informativo del Pronto Soccorso; il flusso informativo delle dimissioni ospedaliere (SDO), le basi dati della esenzioni.
I risultati dello studio hanno mostrato una significativa diminuzione del 20% nel tasso di primo accesso ai servizi di salute mentale durante la pandemia COVID-19 rispetto al periodo pre-pandemico. Tutti i servizi di salute mentale considerati hanno avuto la stessa tendenza, in particolare i ricoveri ospedalieri, il pronto soccorso e le strutture di cura residenziali e ambulatoriali. Inoltre è emerso come la pandemia abbia amplificato le disuguaglianze socioeconomiche. Infatti, prima della pandemia il tasso di accesso ai servizi di salute mentale era più elevato nelle aree più deprivate, rispetto a quello delle aree ”più abbienti”; durante la pandemia la riduzione nell’accesso ai servizi è stata più rilevante per i residenti nelle aree più deprivate, laddove il bisogno di assistenza era più elevato. Anche tra gli immigrati provenienti da paesi da Paesi a forte pressione migratoria si è rilevata una forte riduzione dell’accesso, maggiore rispetto a quella osservata negli italiani.
In conclusione, dallo studio emergono forti indicazioni per politiche mirate a favorire l’equità di accesso ai servizi di salute mentale.
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Petrelli A, Aragona M, Ciampichini R, Di Napoli A, Fano V, Leone S, Pacifici M, Rosini C, Silvestri C, Zucchi A, Ventura M. A population-based cohort to investigate the impact of COVID-19 on socioeconomic inequalities in mental health care in Italy (CoMeH): study protocol. Soc Psychiatry Psychiatr Epidemiol. 2025 Feb 14. doi: 10.1007/s00127-025-02838-y. https://link.springer.com/article/10.1007/s00127-025-02838-y
Petrelli A, Ventura M, Ciampichini R, Di Napoli A, Fano V, Napoli C, Pacifici M, Rosini C, Silvestri C, Voller F, Zucchi A, Aragona M. The impact of the COVID-19 pandemic on access to mental health services and socioeconomic inequalities in Italy. Front Psychiatry. 2024 Dec 20;15:1494284. doi: 10.3389/fpsyt.2024.1494284. PMID: 39758441; PMCID: PMC11695293. https://www.frontiersin.org/journals/psychiatry/articles/10.3389/fpsyt.2024.1494284/full