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L’INMP per la giornata internazionale delle donne

L’INMP per la giornata internazionale delle donne

Oggi si celebra nel mondo la giornata internazionale dei diritti di tutte le donne, ma molte donne, in questo 8 marzo e in questo mondo, non sono in festa, e noi ci associamo a loro.

In tutti i continenti ci sono ancora donne che affrontano con dignità e coraggio soprusi di ogni genere nella vita quotidiana e familiare, in ambito educativo e formativo, nel mondo del lavoro. Violenze fisiche e psichiche, maltrattamenti, restrizioni della libertà personale, riduzione in schiavitù, persino la morte, in chiara violazione dei diritti umani. Pagano cioè il fio di appartenere al proprio genere, di essere donne e pertanto diverse o, meglio, diseguali rispetto agli uomini. Malgrado l’evoluzione delle società, la situazione che riguarda la violenza di genere rimane preoccupante e necessita di un’attenzione maggiore per prevenire i nuovi casi, individuare quelli esistenti e prendersene cura da un punto di vista professionale, oltre che umano.

L’INMP, in questo che dovrebbe essere un giorno di festa, ricorda con forte partecipazione il dramma delle vittime, spesso silenti, ignorate o non credute, di diseguaglianze e violenze di ogni tipo. A loro va la solidarietà incondizionata di questo Istituto che ogni giorno accoglie donne italiane e straniere attraverso i suoi servizi multidisciplinari, le prende in carico con professionalità e con un atteggiamento partecipativo, empatico e rispettoso delle singole differenze, partendo dalla tutela della salute, per aiutarle a uscire da situazioni di abuso e a immaginare un nuovo progetto di vita.

Con lo scopo di mettere a disposizione l’esperienza e le competenze acquisite riguardo le specificità di un approccio multidisciplinare e culturalmente sensibile, l’INMP attiverà, dall’8 marzo, uno spazio di tele-consulenza per gli operatori sanitari e socio-sanitari, del pubblico e del privato, impegnati nella presa in carico di donne straniere che subiscono, hanno subito violenza o sono state vittime di tratta. Lo sportello virtuale di mentoring "Salute donna" nasce per questo: approfondire conoscenze e procedure, rafforzare le competenze professionali e fornire un supporto a chi lavora quotidianamente per contrastare le violenze di genere e il loro impatto nefasto sulla salute psicofisica delle donne coinvolte. Come funziona il servizio? Clicca qui per un approfondimento.

Come donna rigetto totalmente l’uso di violenza fisica, psichica e di qualsiasi altro tipo, contro le donne e contro tutti gli esseri umani”, dichiara la dott.ssa Concetta Mirisola, Direttore generale dell’INMP. “Come Direttore di questo Istituto, che da sempre predilige un approccio olistico nella tutela delle donne vittime di violenza, e quindi conscio delle difficoltà che possono incontrare gli operatori nella presa in carico delle vittime, in particolare se donne straniere, intendo rafforzare l’ottimo lavoro fatto finora nel nostro ambulatorio, con un’attività che sia utile agli operatori sul territorio.”

È una piccola goccia nell’oceano ma, come diceva una donna Santa, Madre Teresa di Calcutta, “Quello che noi facciamo è solo una goccia nell'oceano, ma se non lo facessimo l'oceano avrebbe una goccia in meno”. E allora alimentiamolo questo mare, con il contributo di tutte le gocce possibili. Oggi ci sono, purtroppo, anche donne stravolte dalla guerra, disposte a imbracciare un fucile, e lottare per un bene irrinunciabile, la libertà. Alcune muoiono o fuggono per portare in salvo i loro figli, abbandonando tutto. Sono donne che piangono uomini e figli falciati dalla dissennatezza della guerra. Bambine, giovani, adulte o anziane, tutte unite nell’affrontare la violenza con determinazione e contegno. Sono le donne ucraine, travolte da una guerra insensata, alle quali oggi va il nostro rispetto e il nostro pieno sostegno. Ci sono altre donne, quelle russe, disposte a essere picchiate e arrestate, per avere espresso in libertà il loro dissenso alla guerra. Anche a loro va il nostro pensiero e il nostro sostegno.

Fermiamo i soprusi, le discriminazioni, le atrocità che ci circondano, siano esse rivolte contro le donne o contro l’umanità tutta. Ci appelliamo a madri, mogli, figlie, alle donne in grado di parlare e di farsi ascoltare da chi questa guerra l’ha accesa e la sta fomentando. Fermiamola questa guerra, versando ciascuno quella goccia di pace nell’oceano, perché insieme si possa contribuire a un mondo migliore. Evviva le donne, promotrici di pace!