Buon cammino, Caro Mario
Che dire di Mario? Ci mancherà! Ci mancherà il suo sorriso e la sua gioia di vivere, ci mancherà il suo sguardo che costantemente incrociavamo nei nostri corridoi, ci mancheranno le sue parole: parole affettuose rivolte a tutti noi.
Ci mancheranno i suoi insegnamenti: sì, anche quelli! Gli insegnamenti di un uomo che, nonostante le sofferenze di una vita vissuta tra mille difficoltà e tra tanti tormenti, sapeva sorridere e dare Amore. E, vi assicuro, che di amore ne abbiamo ricevuto tanto dal nostro carissimo Mario.
Per lui l’INMP rappresentava non solo un luogo di cura, ma di accoglienza: un punto di riferimento nel quale trovava persone che gli volevano bene, che sapevano tranquillizzarlo anche nei momenti di rabbia e di sconforto.
Mi ha sempre parlato, l’ultima volta solo pochi giorni fa, delle premure e della professionalità di Daria Maggio, di Gennaro Franco e di Elena Bohoncanu, che gli sono stati sempre vicini.
Per tutti quanti ha sempre avuto una parola amabile!
Non potrò mai dimenticare quel giorno in cui mi portò il suo regalo di Natale, un portacandela di vetro con dentro un angioletto: la sua gioia nel donare era immensa, la tenerezza che ha suscitato in me quel gesto mi accompagnerà sempre. Quel portacandela è nella mia stanza a ricordo di un dolce vecchietto, dell’età di mio padre, che non dimenticherò mai.
Carissimo Mario, la tua nuova vita sarà sicuramente più serena e felice: per te l’augurio di noi tutti che corrisponda a quello che hai sempre sognato.
Sono sicura, comunque, che continuerai a seguire dall’alto il nostro Istituto, la tua seconda casa: noi, pensando a te, dedicheremo, con passione e cuore, il lavoro di ogni giorno a tutela delle persone più bisognose.
Un ultimo grande abbraccio da parte di tutti noi.
Concetta Mirisola
