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8 marzo delle donne del mondo

“PER UN’ITALIA E UN’EUROPA DELLA CONVIVENZA”

8 marzo delle donne del mondo

Nel rispetto della sua tradizione multiculturale, lo scorso sabato l’INMP ha ospitato l’incontro promosso dalla Fondazione Nilde Iotti, festeggiando le donne con un evento centrato sul tema della convivenza, intesa come vivere sociale, come rispetto reciproco tra persone e paesi diversi, garantita dai percorsi di accoglienza e di integrazione che, spesso, passano proprio attraverso le figure femminili.

L’incontro, che si è tenuto presso l’Aula Agostini dalle 16.00 alle 18.30, è stato aperto dai saluti del Direttore Generale dell’INMP, dottoressa Concetta Mirisola, e del Presidente della Fondazione, Onorevole Livia Turco. La dottoressa Mirisola ha parlato del ruolo dell’INMP quale luogo di incontro e dialogo tra culture, mentre l’onorevole Turco ha rivolto un saluto particolare alle nuove italiane: giovani donne, anche di origine straniera, che portano alla costruzione della convivenza, non solo nel campo del sociale ma anche con il loro impegno nell’arte, nella cultura e nell’educazione. Da due anni la Fondazione assegna il Premio “Melograno” a donne italiane e straniere che si sono distinte in questo ruolo.

8 marzo - Aula Agostini

Ha quindi preso la parola la giornalista Francesca Bellino, che ha introdotto lo scrittore Giuseppe Catozzella, leggendo un brano del libro “Non dirmi che hai paura”, la storia di Samia Yusuf Omar, l’atleta somala che partecipò alle olimpiadi di Pechino del 2008 e perse la vita a largo di Lampedusa, durante un viaggio della speranza. E il viaggio è proprio il tema del brano letto, e anche dell’esperienza raccontata direttamente da Catozzella: un viaggio attraverso la conoscenza di Samia, della sua storia e della sua famiglia. Un viaggio iniziato con un carteggio mail con la sorella e poi concretizzato, grazie anche all’aiuto di una mediatrice, in un incontro in Finlandia (dove la sorella è stata accolta come rifugiata, n.d.r.)  durante il quale, “ci si è aperti reciprocamente, superando l’iniziale disagio e sensazione di invadere una sfera privata, nella consapevolezza che il fine era quello di far conoscere la storia di una ragazza forte e coraggiosa, che ha lottato fino all’ultimo per raggiungere il suo sogno. Conoscendo queste persone, l’impressione è che il loro viaggio non sia mai finito”.  Anche la rappresentante della comunità Somala, la scrittrice Kaha Mohamed Aden ha raccontato, attraverso memorie familiari, il cammino verso la libertà e la parità di genere che ancora oggi molte donne compiono.

Partendo dalla storia personale, la senatrice e campionessa olimpica Yosefa Idem ha invece richiamato l’attenzione dei partecipanti sulle idee di nazionalità e cittadinanza “la verità è che la Patria è un concetto interiore, uno ce l’ha nel cuore”.  È seguita la testimonianza di Ana Bulcu Butea,

Liavia Turco insieme a Rosa Russo Iervolino

 mediatrice dell’INMP, che ha condiviso l’esperienza del suo arrivo in Italia dalla Romania negli anni ’90, le difficoltà incontrate, le opportunità colte, come quella di lavorare per uno sportello sociale per immigrati. Un percorso che in circa venti anni l’ha portata oggi a essere un punto di riferimento per la sua famiglia, per i colleghi e per i tanti nuovi stranieri che si rivolgono quotidianamente all’Istituto e che trovano – in lei e in tutti gli altri mediatori – persone capaci di ascoltare, comprendere e orientare.

In chiusura, i saluti di Livia Turco e Rosa Russo Iervolino, due donne “pubbliche”, parlamentari e ministri, che hanno ricordato da dove nasce la “festa internazionale della donna”, dall’incendio nella fabbrica di New York nel 1911 a tutte le donne che oggi si impegnano in politica, nel lavoro, nella famiglia, nella costruzione di una società migliore, più aperta e condivisa. L’incontro si è concluso con la proiezione del cortometraggio “Sorprese” di Emanuela Piovano, ispirato al tema della cittadinanza.

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