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Strategie e gli interventi per la prevenzione e la risposta alla violenza e agli infortuni tra i rifugiati e i migranti: pubblicata la Guida Tecnica realizzata dall'OMS in collaborazione con l'INMP

Guida tecnica sulle strategie di contrasto alla violenza e agli infortuni tra i rifugiati e i migranti - Copertina

Venerdì 26 giugno 2020 è stata presentata la guida tecnica dal titolo “Strategie e interventi per la prevenzione e la risposta alla violenza e agli infortuni tra i rifugiati e i migranti”. Il documento elaborato dall’Istituto Nazionale per la promozione della salute delle popolazioni Migranti e il contrasto delle malattie della Povertà (INMP), in qualità di Centro collaboratore dell’OMS, con il contributo dell’Ufficio regionale Oms per l’Europa. In allegato alla pagina sono disponibili, in download, la Guida tecnica e la sintesi in lingua italiana.

La Guida delinea i fenomeni della violenza e degli infortuni tra i rifugiati e i migranti al momento della partenza, del viaggio e dell’arrivo in uno dei Paesi della regione europea dell’Oms, riportando una serie di buone pratiche già esistenti all’interno della regione. Tali dati sono stati poi classificati e organizzati per l’elaborazione di opzioni sulle politiche (non solo sanitarie) da intraprendere per prevenire e contrastare la violenza e gli infortuni in questi gruppi di popolazione.

Sono oltre 70 milioni le persone sfollate in tutto il mondo a causa di persecuzioni, conflitti e violenza. Un dato che nel 2019 ha raggiunto il massimo dalla seconda guerra mondiale. L'Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (UNHCR) ha riferito che i 49 Paesi della propria regione europea alla fine del 2018 hanno ospitato più di 6,47 milioni di rifugiati, oltre 1,24 milioni di richiedenti asilo, 2,71 milioni di sfollati interni e più di 0,5 milioni di apolidi.

Tra i rischi evidenziati per i rifugiati e i migranti ci sono gli infortuni involontari (ad esempio, incidenti stradali e in mare) e quelli riferibili a lesioni intenzionali. Queste ultime possono derivare da violenza intrapersonale, auto-diretta e collettiva, tra cui la tratta, la tortura, la violenza sessuale e di genere e lo sfruttamento sul lavoro. Gli incidenti violenti possono verificarsi prima della partenza, durante il transito e a destinazione.

In generale, in tutta la regione europea dell'Oms sono già in vigore molte leggi e regolamenti per la prevenzione della violenza e la protezione dei gruppi vulnerabili. Tuttavia, i problemi spesso derivano dalla mancanza di consapevolezza dei singoli meccanismi legislativi o dalla loro mancata applicazione.

La Guida identifica cinque aree chiave prioritarie di intervento per rispondere in modo efficace e prevenire la violenza e gli infortuni in questi gruppi di popolazione:

garantire un passaggio sicuro per la migrazione;
affrontare le cause della violenza e degli infortuni nei paesi di transito e di destinazione;
identificare le vittime e fornire assistenza e protezione;
indagare e perseguire i colpevoli;
rafforzare la base di conoscenza.

Nella pubblicazione si rileva, inoltre, che la portata del problema rischia di essere sottovalutata a causa del volume degli spostamenti, dell'invisibilità di molte delle forme di violenza e dei feriti così come delle varie barriere che ostacolano l'identificazione e la denuncia di tali casi. Ciò include le violenze e le discriminazioni di matrice razziale e religiosa, e quelle perpetrate dalle autorità governative. Gli esperti insistono, infine, che tutti i Paesi, non solo gli Stati costieri, dovrebbero lavorare per rafforzare i sistemi di indagine per quanto riguarda i dispersi in transito e il recupero dei morti.

Download

Guida tecnica - Strategie e interventi per la prevenzione e la risposta alla violenza e agli infortuni tra i rifugiati e i migranti

Sintesi guida tecnica in lingua italiana