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Un modello per l’integrazione socio-sanitaria delle popolazioni svantaggiate (CCM 2011)

Un modello per l’integrazione socio-sanitaria delle popolazioni svantaggiate (CCM 2011)

QUADRO GENERALE
Le fasce di popolazione più svantaggiate, sia italiane che immigrate, incontrano maggiori ostacoli nell’accesso ai servizi socio-sanitari, con discontinuità nei percorsi diagnostico-terapeutici e ricorso tardivo e inappropriato ai servizi stessi. Inoltre, le specificità culturali e la difficile integrazione tra componente socio-assistenziale e componente prettamente sanitaria all’interno dei servizi non favorisce una presa in carico efficace ed efficiente delle persone più fragili. Tutto ciò si verifica nel contesto attuale di congiuntura economica e sociale sfavorevole che impone di tenere alta l’attenzione sulle implicazioni per la salute delle popolazioni più svantaggiate. Le limitate possibilità di investimento impongono modelli organizzativi di mutuo soccorso, alta specializzazione e centralizzazione, trasferimento del know-how sia on demand che al punto di accesso alle cure più vicino al paziente. La telemedicina offre opportunità per creare reti socio-sanitarie per il trasferimento di know-how sul territorio.
L’Istituto attua un modello socio-assistenziale integrato tra discipline mediche e professionalità di antropologia medica, psicologia a indirizzo etnopsichiatrico e mediazione transculturale in campo sanitario. Tali professionalità rivestono un ruolo cruciale per le loro particolari competenze in campo socio-sanitario su tematiche relative a: fasce svantaggiate della popolazione italiana e straniera, migranti irregolari, rifugiati e richiedenti asilo, persone senza dimora, vittime della tratta e della prostituzione, minori non accompagnati, donne con mutilazioni genitali, vittime di tortura e persone private della libertà personale.

IL PROGETTO
All’interno dell'area progettuale del programma di attività del Centro Nazionale per la Prevenzione ed il Controllo delle malattie (CCM) per l'anno 2011, è stato individuato un ambito operativo inerente l'area del Sostegno alle Regioni per l'implementazione del Piano Nazionale della Prevenzione e di Guadagnare salute. In tale ambito, è stato proposto e approvato il progetto, di durata biennale dal titolo “Un modello per l'integrazione socio sanitaria delle popolazioni svantaggiate”.

ENTE RESPONSABILE DELL’ESECUZIONE: INMP - Roma.
REGIONI COINVOLTE: Emilia Romagna (in qualità di capofila per la supervisione delle attività progettuali attraverso l’Agenzia Sanitaria e Sociale Regionale), Lazio, Puglia, Sardegna e Sicilia.

L’INMP è partner attuativo del progetto insieme ad altre cinque Unità Operative che si trovano nelle regioni, Emilia Romagna, Lazio, Puglia, Sardegna e Sicilia, e che sono in collegamento con le strutture del territorio a cui si rivolgono i gruppi di popolazione italiana e migrante più svantaggiati, beneficiari finali dell’attività progettuale.

OBIETTIVI DEL PROGETTO

Il modello operativo in telemedicina

Attraverso l’applicazione e la diffusione del modello socio-assistenziale dell’INMP, il progetto “Un modello per l’integrazione socio sanitaria delle popolazioni svantaggiate” intende contribuire alla riduzione delle disuguaglianze di salute attraverso una interazione funzionale tra strutture territoriali di diverso livello di complessità. Viene proposto quindi un modello operativo in telemedicina con l’obiettivo di soddisfare le necessità diagnostico-terapeutiche di tipo specialistico e le richieste di orientamento socio assistenziale degli operatori dell’assistenza primaria che interagiscono con popolazioni svantaggiate.

OBIETTIVI SPECIFICI
Obiettivi specifici del progetto sono:
1) soddisfare le necessità diagnostico-terapeutiche grazie all'interazione tra strutture territoriali di diverso livello;
2) soddisfare le richieste di orientamento di tipo socio assistenziale, con approccio transculturale.

La diffusione del modello operativo in telemedicina
L’architettura del modello di interazione proposto per il progetto si articola su due livelli: uno di governance interistituzionale e uno operativo, che prevede l'utilizzo della telemedicina. Il progetto prevede, la messa in rete di strutture del territorio, ovvero Medici di Medicina Generale (MMG) e Pediatri di Libera Scelta (PLS), con strutture ad alta complessità delle regioni partecipanti. 

Il centro tecnologico INMP
Come detto, l’INMP è uno dei Centri erogatori del servizio di telemedicina. Inoltre, esso rappresenta il Centro dei servizi tecnologici, mettendo a disposizione: la piattaforma Web che consente il servizio di telemedicina; la formazione e i materiali necessari all’utilizzo degli strumenti (corso FAD in autoistruzione, manuale utente e manuale delle procedure del servizio); materiali informativi per l’assistenza socio-sanitaria (mappature dei servizi socio-sanitari regionali, ipertesto sulla normativa regionale in ambito socio-sanitario); un servizio di tutoring continuativo per i medici coinvolti nelle attività. Infine, in qualità di Segreteria Tecnica, l’INMP svolge funzioni di comunicazione, coordinamento e monitoraggio delle attività progettuali, nonché di elaborazione dei dati correlati alle attività diagnostico-terapeutiche e alla reportistica.  

Termine del progetto
Il progetto termina il 16 giugno 2014