Valutazione clinica e socio-assistenziale dei dispositivi medici in ginecologia rivolta ai soggetti fragili della popolazione
QUADRO GENERALE
Nel corso degli anni, è aumentato il numero delle donne straniere che ricorrono ripetutamente all'Interruzione Volontaria di Gravidanza. Infatti, le gravi difficoltà economiche di molte donne non permettono loro di dar seguito alle prescrizioni mediche, compreso l’uso di dispositivi medici contraccettivi, con gravi ripercussioni sulla loro libertà di scegliere quando e se avere una gravidanza.
ENTI RESPONSABILI DEL PROGETTO
• INMP
• Ministero della Salute - Direzione Generale dei Dispositivi Medici, del Servizio Farmaceutico e della Sicurezza delle Cure
DESTINATARI
Tutte le donne in età fertile, dai 18 a 49 anni, con particolare riguardo alle pazienti con anamnesi positiva per Interruzione Volontaria di Gravidanza (IVG), basso status socio-economico e appartenenti ai gruppi di popolazione più a rischio di IVG.
OBIETTIVI
1. sperimentazione dell’ambulatorio di ginecologia sociale per la fornitura di dispositivi medici contraccettivi alle persone appartenenti alle fasce sociali più deboli;
2. prescrizione e applicazione gratuita di impianti sottocutanei e dispositivi intrauterini (IUD) medicati e non;
3. monitoraggio dello stato di salute della popolazione target;
4. supporto tecnico-scientifico al Ministero della Salute per la valutazione clinica e socio-assistenziale della popolazione target.
ATTIVITÀ
Dal punto di vista sanitario, l’ambulatorio di ginecologia, dopo una visita ginecologica approfondita, ha offerto:
• un servizio di counselling sulla salute riproduttiva e sulla gravidanza consapevole
• l’impianto gratuito di dispositivi contraccettivi intrauterini o sottocutanei, a seconda delle indicazioni del medico
• l’eventuale sistemazione temporanea, per le donne inserite nel progetto, presso una Casa di accoglienza nella città di Roma
La ricerca
È stata sviluppata un’indagine conoscitiva transdisciplinare per approfondire gli aspetti psico-antropologici connessi alla pratica dell’IVG nelle popolazioni a rischio.
La ricerca transdisciplinare è dedicata all’indagine della dimensione psicologica della donna e al vissuto in riferimento all’IVG, a evidenziare la costruzione socio-culturale del corpo della donna e la consapevolezza sui metodi contraccettivi e la pratica dell’IVG.
A tale scopo, è stato elaborato un questionario ad hoc, realizzata una griglia semi-strutturata di domande per il counselling psicologico in ambito relazionale e sessuologico e potenziato un database per ottimizzare il rilevamento delle variabili di ricerca e finalizzato a eventuali studi di prevalenza o osservazionali retrospettivi.
Info-formazione
Una delle attività principali ha riguardato l’attività di sensibilizzazione rivolta alle donne allo scopo di informarle adeguatamente sui principali temi della prevenzione e la possibilità di usufruire gratuitamente di un contraccettivo long acting. A questo scopo è stato organizzato, il giorno 26 maggio 2012 presso l’INMP, un seminario sulla violenza sessuale contro le donne e le conseguenti gravidanze indesiderate e le malattie a trasmissione sessuale dal titolo “Violenza contro le donne come attentato alla vita. Rompiamo il silenzio”, rivolto ai media, alle istituzioni e alle associazioni straniere, con il coinvolgimento delle Ambasciate di alcuni paesi africani. Ha collaborato all’organizzazione l’associazione congolese di donne dal nome Tam Tam d’Afrique.
Sempre in un’ottica di informazione e sensibilizzazione si sono tenuti alcuni incontri con le principali comunità migranti presenti sul territorio.
Il miglioramento della capacità di accoglienza e presa in cura delle donne coinvolte nel progetto è stato garantito grazie a un corso di formazione rivolto al personale interno, e in particolar modo ai mediatori culturali, dal titolo "Elementi di fisiologia della riproduzione, pianificazione familiare e percorso di nascita".
Risultati
Volantino multilingue d'invito per l'incontro con le comunità straniere
Volantino multilingue sul progetto