Diminuisci la dimensione del carattere Aumenta la dimensione del carattere    Ripristina la dimensione del carattere

“Percorso di integrazione all’atto della richiesta del permesso di soggiorno e della convocazione presso lo sportello”

Percorso di integrazione all’atto della richiesta del permesso di soggiorno e della convocazione presso lo sportello” è un progetto del Fondo Europeo per l’Integrazione di cittadini di Paesi terzi, realizzato dall’INMP e finanziato dal Ministero dell’Interno attraverso il Dipartimento della Prevenzione e della Comunicazione del Ministero della Salute.
Il progetto è finalizzato a promuovere una migliore azione di comunicazione e informazione dell’offerta sanitaria del Sistema Sanitario Nazionale all’interno dei SUI per favorire l’accesso dei cittadini stranieri regolarmente soggiornanti ai servizi socio-sanitari.

Attività
Il progetto è stato attuato tramite l’inserimento di 28 mediatori culturali, precedentemente specializzati in ambito socio-sanitario, all’interno degli Sportelli Unici per l’Immigrazione di 14 città italiane (Milano, Brescia, Torino, Napoli, Caserta, Lecce, Trento, Roma, Latina, Prato, Padova, Catanzaro, Trapani e Perugia). I mediatori hanno affiancato l’operatore dello sportello per tutta la durata del progetto, consegnando al cittadino straniero, al momento della sua convocazione presso i SUI, materiale informativo tradotto nelle principali lingue delle nazionalità maggiormente presenti (albanese, arabo, ucraino, cinese, francese, inglese, spagnolo, moldavo e tigrino).
Di questo materiale facevano parte una guida contenente le informazioni di carattere generale sul funzionamento del SSN nonché su specifiche aree tematiche e una nota informativa con le indicazioni della ASL di riferimento e i servizi erogabili.
È stato inoltre attivato il counseling a distanza per far fronte all’eventuali esigenze informative nei giorni in cui non è garantita la presenza dell’operatore specializzato.

Obiettivi
• Sviluppare modelli di promozione dell’accesso ai servizi sociosanitari delle popolazioni migranti;
• Promuovere la figura del mediatore transculturale negli Sportelli Unici per l’Immigrazione e nelle aziende sanitarie;
• Informare e orientare sulla normativa in materia di immigrazione, richiedenti asilo e accesso ai servizi socio-sanitari;
• Creazione di una rete territoriale di strutture socio-sanitarie attive sui servizi di mediazione transculturale;
• Creazione di un modello replicabile in altre realtà del paese;
• Produzione di un sistema di informazione multilingue.