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Partorisce una migrante a Lampedusa: postazione 118 attivata da INMP aiuta mamma e bambino

Partorisce una migrante a Lampedusa: postazione 118 attivata da INMP aiuta mamma e bambino

22 maggio 2025 - Sbarca a Lampedusa e dopo poche ore dà alla luce un bambino. Il lieto evento si è verificato al Poliambulatorio dell’Isola, in contrada Grecale. La mamma, una donna somala di 30 anni, era sbarcata al molo Favarolo e dopo poco è nato il bimbo, a cui è stato dato il nome di Alì. Il piccolo, nato alla 33esima settimana di gestazione, in buone condizioni ed è stato subito posto in una culletta termica in dotazione al Poliambulatorio.

La nascita grazie all’equipe guidata dal direttore del dipartimento Salute della famiglia dell’Asp di Palermo, Giuseppe Canzone. Dopo essere stati stabilizzati, mamma e figlio sono stati trasferiti grazie all’ambulanza medicalizzata del 118 attivata dall’INMP su mandato del Ministero della Salute, all’aeroporto di Lampedusa e poi, in elisoccorso, all’ospedale Ingrassia di Palermo.

Una nuova culla termica a Lampedusa

Il Poliambulatorio di Lampedusa, mentre in sala parto nasceva il bambino, si è arricchito di una nuova culletta termica di ultima generazione, frutto della generosa donazione del MASCI - Movimento Adulti Scout Cattolici Italiani.

Alla cerimonia di martedì 20 maggio nei locali del Poliambulatorio hanno preso parte, tra gli altri, il Questore di Agrigento, Tommaso Palumbo, il Sindaco delle Pelagie, Filippo Mannino, Leuconoe Grazia Sisti dell’INMP, la Croce Rossa, 118 e le Autorità militari dell’isola. Presenti il Direttore sanitario dell’Asp di Palermo, Antonino Levita, ed il Direttore del Poliambulatorio, Francesco D’Arca. A consegnare simbolicamente e benedire la culla è stato l‘Arcivescovo di Agrigento, Mons. Alessandro Damiano.

La nuova culla di ultima generazione è stata progettata per garantire il trasporto sicuro di neonati prematuri o in condizioni critiche. Il dispositivo è aerotrasportabile e dotato di sistemi avanzati di termoregolazione.

“Questa culla – ha sottolineato il Direttore sanitario dell’Asp di Palermo, Antonino Levita – è molto più di un’attrezzatura sanitaria: è un simbolo di umanità concreta, una risposta tangibile alle fragilità che si incontrano nei primi momenti di vita. Lampedusa è una frontiera della sanità, oltre che dell’accoglienza. Qui i nostri operatori affrontano quotidianamente sfide straordinarie, in un contesto complesso e spesso emergenziale”.

Il poliambulatorio di Lampedusa, gestito dall’Azienda sanitaria provinciale di Palermo, conta su 21 attività specialistiche, oltre che su sei servizi H24: Pte (Punto territoriale di emergenza), cardiologia, ginecologia, radiodiagnostica, pediatria e camera iperbarica (in funzione ogni anno dal primo maggio al 15 settembre).

I progetti INMP a Lampedusa

Anche l’INMP contribuisce alle attività sanitarie erogate presso l’isola di Lampedusa. L’Istituto, infatti, a seguito di un accordo di collaborazione siglato con l’ASP di Palermo nel 2024, realizza interventi sanitari e sociosanitari di contrasto della povertà sanitaria e della migrazione sanitaria obbligata, potenziando i servizi di prossimità e l’offerta di salute esistente, nell’ottica di migliorare l’appropriatezza delle prestazioni e promuovere una maggiore equità nella salute.

Nell’ambito di tale accordo sono attivi, da settembre 2024, presso il Poliambulatorio di Lampedusa, i nuovi ambulatori di medicina sociale con prestazioni di odontoiatria sociale e di oculistica. I servizi sono rivolti a tutta la popolazione e includono la visita specialistica, il percorso di cura e la fornitura gratuita di protesi odontoiatriche mobili e occhiali da vista per gli appartenenti alle fasce più vulnerabili, arruolati in base a criteri predefiniti di carattere economico e clinico. Tra le attività propedeutiche volte all’erogazione del servizio, l’accordo ha previsto anche il potenziamento strumentale degli ambulatori nonché il reclutamento di personale sanitario e socio-sanitario.