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L’INMP partecipa ad #IpaziaCcm2021, un progetto di prevenzione contro la violenza su donne e minori

#IpaziaCcm2021

Giovedì 24 febbraio 2022 - Accrescere le capacità di operatori e operatrici, soprattutto della sanità territoriale, per individuare tempestivamente i casi di violenza, favorire l’accesso alle reti territoriali in sicurezza, facilitare percorsi di fuoriuscita dai contesti d’abuso e di violenza e prevenire i casi di re-vittimizzazione. È questo uno dei principali obiettivi del progetto “Ipazia Ccm 2021 - Strategie di prevenzione della violenza sulle donne e sui minori”, presentato ufficialmente insieme al logo, nel corso dell’evento nazionale di lancio, tenutosi oggi, nella sede della Regione Toscana in Palazzo Strozzi Sacrati, a Firenze.

Il raggiungimento di questo obiettivo sarà possibile attraverso l’erogazione di un modello formativo a distanza (corso FAD) e la costituzione o il rafforzamento di reti tra le strutture sociosanitarie, gli enti, le istituzioni, i centri antiviolenza e le associazioni, che saranno coinvolte anche nella costruzione della formazione sul territorio.

Contemporaneamente, per la prima volta in Italia, vista la centralità e la trasversalità della figura infermieristica, grazie alla collaborazione con il team del professor Maurizio Masini del dipartimento di Scienze sociali politiche e cognitive dell’Università di Siena, verrà realizzata una community infermieristica con una piattaforma dedicata, finalizzata alla creazione di una rete professionale dinamica attraverso la condivisione rapida di idee, progetti e criticità.

Il progetto #IpaziaCcm2021, della durata di due anni, è finanziato dal Ministero della Salute nell’ambito della linea 4 del Programma Ccm 2021 (Centro nazionale per la prevenzione e il controllo delle malattie) ed ha l’obiettivo di rafforzare i servizi di assistenza e supporto a donne e minori vittime di violenza attraverso la formazione di operatrici e operatori di area sanitaria e socio-sanitaria, con particolare riguardo agli effetti del Covid-19.

Capofila del progetto è la Regione Toscana - Asl sud est, gli enti partecipanti sono: l’ISS - Istituto Superiore di Sanità, l’INMP - Istituto nazionale per la promozione della salute delle popolazioni migranti e il contrasto delle malattie della povertà, la Fondazione Irccs Cà Granda ospedale maggiore policlinico di Milano e le Aziende sanitarie locali del Friuli Occidentale, dell’Umbria 1, di Lecce e di Matera. Il logo del progetto, presentato oggi nel corso dell’evento di lancio rivolto al personale sanitario e socio-sanitario, ha un grande valore simbolico a partire dal nome (Ipazia) e dal colore, sintesi di varie sfumature (glicine).

La coordinatrice scientifica del progetto #IpaziaCcm2021 è Vittoria Doretti (dell’Asl Toscana sud est) responsabile della Rete regionale Codice Rosa.

Il Dott. Daniele Baldi - Direttore Amministrativo dell'INMP - e la Dott.ssa Sonia Viale, psicologa INMP, durante la conferenza

“Siamo onorati di prendere parte al progetto #IpaziaCcm2021 perché affronta un tema cardine dell’agire istituzionale”, dichiara la Dott.ssa Concetta Mirisola, Direttore Generale dell’INMP. “L’Istituto è da sempre in prima linea nel contrasto della violenza di genere, non solo con l’accoglienza e la presa in carico socio-sanitaria delle donne vittime di violenza, ma anche attraverso l’offerta di attività formative mirate. Un tipo di violenza che non ha appartenenza, provenienza, cultura, status sociale o età, una violenza che avviene spesso in luoghi che dovrebbero garantire sicurezza, come la casa, il lavoro, i luoghi di svago”. “Considerato il periodo storico in cui prende avvio, il progetto assume ancora più importanza”, prosegue Mirisola, “L’emergenza epidemiologica dovuta al COVID-19 ha, purtroppo, amplificato ogni situazione di isolamento, e aumentato le barriere di accesso ai servizi e le condizioni di mancanza di tutela, impegnando gli operatori sanitari e sociosanitari ad incrementare l’attenzione sul tema, anche nella costruzione, l’ampliamento e il consolidamento di reti territoriali e interdisciplinari”.

“L’INMP ha elaborato nel corso degli anni un “Percorso culturalmente sensibile”, una procedura volta al riconoscimento, all’accoglienza e alla presa in carico di chi ha subito violenza, che prevede un approccio metodologico basato anche sulle specificità culturali della donna”, afferma la Dott.ssa Sonia Viale, psicologa INMP. “Il servizio di Salute e Tutela della Donna vede l’Istituto impegnato quotidianamente nell’individuazione di segni e sintomi per il riconoscimento precoce di situazioni di disagio legate alla violenza e nella costruzioni di procedure efficaci e percorsi dedicati alle donne, nel pieno rispetto di ogni loro specificità, grazie a un’équipe multidisciplinare altamente specializzata”.

“La notevole esperienza acquisita negli anni dall’Istituto viene messa in pratica per lo sviluppo di specifici corsi di formazione. Nel 2021, ad esempio, l’INMP ha realizzato un corso plurimodulare, erogato in modalità FAD ad oltre 500 discenti, con l’obiettivo di fornire gli elementi fondamentali per una lettura in chiave transculturale della violenza di genere e i possibili strumenti di contrasto al problema in ambito sanitario.”, spiega il Dott. Marco Maccari, Responsabile della UOS Formazione dell’INMP. “Proprio questo sarà il nostro contributo maggiore nell’ambito del progetto #Ipazia: mettere a disposizione l’expertise e le competenze acquisite riguardo la cultura della multidisciplinarietà e le specificità di un approccio culturalmente sensibile al contrasto e prevenzione della violenza contro le donne”.