L'INMP per la Giornata Mondiale per la diversità culturale, il dialogo e lo sviluppo
Il 21 maggio si celebra la Giornata Mondiale per la diversità culturale, il dialogo e lo sviluppo, istituita dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel 2002, a seguito dell'adozione della "Dichiarazione Universale della Diversità Culturale".
L’INMP, la cui finalità è l’equità di accesso alla salute da parte delle popolazioni più fragili, migranti e poveri in particolare, pone al centro del suo modello socio-assistenziale la figura del Mediatore transculturale, che è colonna portante della presa in carico efficace dei pazienti stranieri afferenti al proprio ambulatorio e nei progetti di outreaching sul territorio nazionale.
Il mandato legislativo ha assegnato all'INMP la responsabilità dello sviluppo di un “Centro nazionale per le problematiche della mediazione transculturale in ambito sanitario”, il cui obiettivo strategico è quello di definire un curriculum formativo del Mediatore transculturale in sanità e di ottenere il suo riconoscimento formale. Per adempiere al proprio mandato istituzionale, l’INMP, a partire dal 2013, ha portato avanti specifiche linee di attività per realizzare, testare e validare programmi formativi e di educazione continua per lo sviluppo e l’aggiornamento di questa figura professionale.
Il ruolo del Mediatore transculturale in sanità si rivela indispensabile in una società aperta e multietnica perché non solo migliora la qualità della cura offerta, ma contribuisce a garantire una maggiore appropriatezza ed efficienza delle prestazioni in un'ottica di equità di accesso alle cure. Inoltre, il Mediatore transculturale agisce all'interno dei sistemi sanitari, aprendoli al dialogo e al cambiamento e avvicinandoli ai bisogni specifici delle persone, e, allo stesso tempo, agevola la comprensione del sistema da parte dei cittadini stranieri e ne facilita l’integrazione.
Il progetto formativo dell’INMP
Il Mediatore transculturale che lavora presso l’INMP possiede competenze multidisciplinari, occupandosi della presa in carico del paziente migrante sotto vari aspetti: dall’accoglienza, all’individuazione dello status giuridico e all’orientamento socio-sanitario; dalla partecipazione ai setting clinici, medici e psicologici, al coinvolgimento nelle specifiche attività dedicate ai richiedenti protezione internazionale.
Partendo dall'esperienza operativa dei propri Mediatori, l’INMP ha progettato un corso multi-modulare con attività pratiche in Aziende sanitarie, per validare il curriculum formativo qualificante per questa figura professionale. Il corso copre i vari aspetti della sanità - dall’ospedale al territorio - e del sistema sociosanitario, anche attraverso l'uso di metodologie didattiche innovative.
La salute è un bene essenziale e rispondere ai bisogni dei più vulnerabili in maniera efficace non è solo un atto di civiltà, ma un diritto riconosciuto dalla nostra Costituzione. La Mediazione transculturale in sanità riveste un ruolo di primaria importanza non solo per il paziente straniero che diventa protagonista del proprio processo di cura, ma per gli stessi servizi sanitari che ne beneficiano da un punto di vista economico ma anche e soprattutto umano e sociale.