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INMP e UNAR insieme per l’equità nell’accesso all’assistenza sanitaria delle popolazioni Rom, Sinti e Caminanti

Nella 50° Giornata Internazionale dei Rom e dei Sinti sono ancora molte le criticità legate all’accesso ai servizi socio-sanitari di queste popolazioni, soprattutto di coloro che vivono ancora l’incertezza dello status giuridico e in condizioni di estrema marginalità. A queste comunità e alle loro specifiche problematiche di salute si rivolge l’INMP con il “Progetto Salute – Promozione di strategie e strumenti per l’equità nell’accesso all’assistenza sanitaria di Rom, Sinti e Caminanti”, realizzato su mandato dell’UNAR.
Da oggi è online il sito www.progettosalutersc.it
Sito Progetto Salute RSC - preview

L’8 aprile di ogni anno ricorre il Romanò Dives, la Giornata Internazionale dei Rom, Sinti e Caminanti (International Roma Day). La giornata venne istituita in ricordo dell’8 aprile del 1971, quando si riunì a Londra il primo Congresso internazionale della popolazione romanes e si costituì la Romani Union: la prima associazione internazionale dei Rom, riconosciuta dall’ONU nel 1979.

A 50 anni dalla sua istituzione ancora non può dirsi raggiunta la piena inclusione delle comunità e nonostante in Italia sia stato varato nel 2015 un apposito “Piano d’azione salute per e con le comunità Rom Sinti e Caminanti”, in un’ottica di equità nell’accesso alle opportunità di prevenzione e di cura offerte dal Servizio Sanitario Nazionale, le condizioni di vita, specie per chi ancora vive nei campi e in condizione di marginalità, sono ancora difficili e con inevitabili riflessi sullo stato di salute.  

Il Piano d’azione, sviluppato nel 2015 dal Tavolo nazionale Salute presso il Ministero della Salute in riferimento alla Strategia Nazionale di inclusione di Rom, Sinti e Camminanti, invitava le Regioni e le istituzioni del SSN ad attuare interventi di promozione della salute, da sviluppare nell’ambito di tre macro-aree di azione: formazione del personale; conoscenza e accesso ai presidi sociosanitari; servizi di prevenzione, diagnosi e cura. Il Progetto Salute – Promozione di strategie e strumenti per l’equità nell’accesso all’assistenza sanitaria di Rom, Sinti e Caminanti nasce dunque per cercare di ovviare alla marcata disomogeneità nelle attività dedicate alle popolazioni RSC sul territorio nazionale e, più in generale, per la necessità di sostenere la capillare diffusione di strategie di sanità pubblica specificamente orientate ai gruppi hard-to-reach.

L’INMP, l’Istituto Nazionale per la promozione della salute delle popolazioni Migranti e per il contrasto delle malattie della Povertà, ha avviato il progetto come ente attuatore, su mandato dell’UNAR (l’Ufficio per la promozione della parità di trattamento e la rimozione delle discriminazioni fondate sulla razza e sull’origine etnica, Dipartimento per le Pari Opportunità) in qualità di amministrazione beneficiaria, su finanziamento del PON Inclusione 2014-2020. Al progetto collaborano l’ATS della Città Metropolitana di Milano, l’ASL Roma 1, l’ASL Roma 2, l’ASL Napoli 2 Nord, l’ASL Napoli 3 Sud, l’ASL Salerno e l’ATS Sardegna.

Molteplici le linee di attività intraprese, tutte documentate sul sito web www.progettosalutersc.it, inaugurato oggi in occasione della 50ª Romanò Dives.

Innanzitutto, partendo dall’esperienza maturata dall’INMP, il progetto intende definire e realizzare un percorso formativo per mediatori/facilitatori Rom, Sinti e Caminanti in sanità, appartenenti ad associazioni e organizzazioni non-profit con specifica esperienza, da impiegare nel contesto dei servizi all’interno di programmi di “mediazione di sistema”. Nell’ambito del corso è prevista la partecipazione, a caratteri esperienziale, dei facilitatori alle attività della ASL che partecipano al progetto.

Viene poi svolta attività formativa rivolta agli operatori del Sistema Sanitario Nazionale sul Piano d’azione salute per e con le comunità Rom, Sinti e Caminanti, e sui principi e i metodi della Sanità Pubblica di Prossimità, sia a livello nazionale che a livello territoriale. Nei prossimi giorni di aprile (15, 22 e 29 aprile, dalle ore 11 alle ore 13), si terrà il corso di formazione locale, organizzato dalle ASL Roma 1 e Roma 2. L’evento segue quelli già realizzati dall’ATS Sardegna (il 12 febbraio) e dalle ASL Napoli 2, Napoli 3 e Salerno, in due sessioni: la prima in modalità FAD asincrona sarà disponibile per l’erogazione fino al 27 giugno 2021 e la seconda come webinar si è tenuto il 30 marzo. I corsi locali si pongono l’obiettivo di avviare una riflessione su possibili strategie di promozione della salute e presa in carico socio-assistenziale dei RSC in ciascun contesto, fornendo ai partecipanti il quadro di riferimento teorico-metodologico per lo sviluppo degli interventi, con particolare riferimento alla sanità pubblica di prossimità e al Piano d’azione salute per e con le comunità RSC. I corsi hanno inoltre lo scopo di avere la condivisione di conoscenze e esperienze legate ai RSC nei singoli territori, promuovendo una maggiore conoscenza della cultura e dei problemi di esclusione e discriminazione di Rom, Sinti e Caminanti, a livello nazionale e regionale.

Tra le attività svolte, che hanno un impatto nazionale, ci sono la raccolta, la catalogazione e la disponibilità online di materiali per attività di educazione alla salute da utilizzare nell’ambito di programmi di Sanità Pubblica di Prossimità. A tal fine, l’INMP ha avviato una ricognizione dei materiali informativi (brochure, volantini, dépliant, risorse web) già utilizzati a vantaggio di gruppi hard-to-reach e persone con bassa alfabetizzazione sanitaria. Tutta la documentazione inviata viene visionata e catalogata da un panel multidisciplinare e multiprofessionale di esperti.

Attraverso questa call sempre aperta, l’attività si pone l’obiettivo di condividere tutti i documenti prodotti in questi anni in Italia a beneficio delle realtà e delle organizzazioni che si occupano delle fasce più fragili della popolazione. I primi risultati di questa raccolta sono disponibili nella sezione Biblioteca del sito web progettuale, dove è possibile, attraverso una facile finestra di ricerca, effettuare il download di materiali legati a uno specifico ambito o scritti in una determinata lingua.

L’INMP sta inoltre sviluppando un’applicazione per telefoni cellulari per l’orientamento ai servizi sociosanitari territoriali pubblici, attraverso “mappe di fruibilità” multimediali, multilingue e georeferenziate contenenti specifiche informazioni relative agli orari d’apertura, alle prestazioni offerte e alle modalità di accesso. L’app, attraverso un software di geolocalizzazione, aiuterà quindi la persona a capire dove sono ubicati, sul territorio di appartenenza, i servizi sanitari di cui necessita, le modalità di accesso alle strutture che li erogano e come poterci arrivare nel minor tempo possibile.

Ulteriori attività in corso di realizzazione sono l’analisi e la sperimentazione sul campo di interventi basati sul coinvolgimento attivo delle comunità Rom, Sinti e Caminanti, a sostegno di una relazione stabile e continuativa con i servizi sociosanitari. Il progetto si propone infatti di individuare modelli di sanità pubblica in grado di garantire continuità di rapporto tra la popolazione e i servizi sociosanitari mediante il coinvolgimento attivo delle comunità Rom, Sinti e Caminanti. Tali modelli si basano sull’empowerment dei gruppi target e sul ruolo dei beneficiari come agenti attivi di cambiamento nei processi legati alla promozione e alla tutela della salute. Nello specifico, si parte da una scoping review di ricognizione di modelli sostenibili e riproducibili di coinvolgimento delle comunità, già sperimentati su gruppi marginali e documentati nella letteratura nazionale e internazionale, in grado di massimizzare l’impatto del processo partecipativo a beneficio dell’intera collettività. In seguito verranno avviati, in contesti selezionati, interventi sperimentali per la promozione della salute e la presa in carico sociosanitaria dei gruppi RSC, attraverso il coinvolgimento attivo delle comunità target. La selezione dei contesti in cui effettuare gli interventi avverrà anche in considerazione di particolari criticità che emergeranno nella fase di conoscenza e analisi territoriale.

L’obiettivo finale del progetto è quello di elaborare protocolli aziendali per l’implementazione del Piano d’azione salute per e con le comunità RSC, con strategie e i modelli di sanità pubblica di prossimità, individuati mediante l’applicazione di metodologie partecipative e declinati sulla base delle esigenze e delle risorse locali.

Tutte le azioni intraprese a livello nazionale e locale, nonché tutti i contatti di riferimento, sono disponibili sul sito www.progettosalutersc.it