Diminuisci la dimensione del carattere Aumenta la dimensione del carattere    Ripristina la dimensione del carattere

Corridoi umanitari per i cittadini afghani, firmato un protocollo di intesa al Viminale: tra i firmatari anche l’INMP

Corridoi umanitari per i cittadini afghani, firmato un protocollo di intesa al Viminale: tra i firmatari anche l’INMP

Roma, 4 novembre 2021 - È stato firmato giovedì 4 novembre, al Viminale, un protocollo d'intesa per la realizzazione dei corridoi umanitari per l’Afghanistan. Obiettivo del protocollo è quello di promuovere l’apertura di un canale di ingresso legale per cittadini afghani bisognosi di protezione internazionale, attraverso l’attivazione di corridoi umanitari da Paesi vicini, a partire dal Pakistan e dall’Iran.

Il documento rappresenta la sintesi di un lavoro coordinato dal Dipartimento per le Libertà civili e l’Immigrazione al quale hanno preso parte i rappresentanti del ministero degli Affari Esteri e della cooperazione internazionale (MAECI), della Conferenza episcopale italiana, della Comunità di Sant’Egidio, della Federazione delle Chiese Evangeliche, della Tavola Valdese, dell'Associazione ricreativa e culturale italiana (ARCI), dell’Istituto Nazionale per la promozione della salute delle popolazioni Migranti e il contrasto delle malattie della Povertà (INMP), dell’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (OIM) e dell'Alto commissariato delle Nazioni unite per i rifugiati (UNHCR).

Il protocollo interesserà un totale di 1200 migranti; si faranno carico della loro accoglienza, nel dettaglio, la Caritas per 300 persone, la Comunità di Sant’Egidio per 200, la Tavola Valdese per 200, l’ARCI per 100, mentre il Ministero dell’Interno per i restanti 400 migranti e delle spese del trasporto aereo.

Il ministro Lamorgese, intervenendo alla sottoscrizione del documento, ha evidenziato come l’approccio sinergico tra molteplici attori del pubblico e del privato che lavorano in squadra permetta la realizzazione di operazioni complesse di accoglienza come quelle previste dal protocollo. “L’Italia è un Paese accogliente”, ha spiegato il Ministro, “come tra l’altro dimostra l’aumento dei posti nella rete SAI che, anche con l'impegno del Ministero dell’Interno, garantisce un percorso di integrazione per le persone inserite nel sistema”.

La Dott.ssa Concetta Mirisola firma il protocollo d'intesa

L’INMP, che partecipa in qualità di Centro di riferimento della Rete nazionale per le problematiche di assistenza in campo socio-sanitario legate alle popolazioni migranti e alla povertà, si impegna a svolgere, nell’ambito delle attività previste dal protocollo, la valutazione e la prima assistenza sanitaria individuale per mezzo di un dispositivo sanitario specialistico predisposto nell’aeroporto di arrivo per i 400 beneficiari del progetto.

La Dott.ssa Concetta Mirisola, Direttore Generale dell’INMP, ha voluto ringraziare il Ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, e il capo del dipartimento per le Libertà Civili e l’Immigrazione, Michele di Bari, per aver portato avanti questo importante protocollo che vede impegnati insieme pubblico e privato. “L’accordo firmato oggi” - ha sottolineato la Mirisola durante la conferenza - “rappresenta un’ulteriore conferma della vicinanza del Governo al tema della salute delle persone migranti. Il nostro Istituto è un ente pubblico che si occupa di disuguaglianze di salute e ha una particolare attenzione al fenomeno delle migrazioni: per questo motivo siamo convinti che la tutela del diritto universale alla salute, garantito dalla nostra Costituzione, sia alla base del processo di integrazione delle persone che giungono nel nostro Paese”.

Guarda la conferenza di presentazione del protocollo di intesa firmato al Viminale (dal Canale You Tube del Ministero dell’Interno)