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L’INMP esprime la sua vicinanza a Chinyery per la tragica perdita del suo Emmanuel

L’INMP esprime la sua vicinanza a Chinyery per la tragica perdita del suo Emmanuel

Il Direttore Generale, dott.ssa Concetta Mirisola, insieme al Direttore Amministrativo, al Direttore Sanitario e a tutto il Personale dell’Istituto Nazionale Salute, Migrazioni e Povertà, esprimono la propria solidale vicinanza e si stringono intorno a Chinyery, la giovane moglie di Emmanuel Chidi Namdi, il nigeriano barbaramente picchiato e ucciso a Fermo da un ultrà italiano nel tentativo di difenderla dagli insulti razzisti. Un dramma che testimonia un clima di crescente intolleranza xenofoba.

L’Istituto, quotidianamente vicino a migranti, rifugiati e richiedenti asilo attraverso l’assistenza sociosanitaria e la presa in carico dei bisogni di tutti coloro che vivono situazioni di fragilità sociale, sia italiani che stranieri, partecipa al dolore della giovane Chinyery, fuggita con il suo compagno dall’Africa violentata e offesa da terrorismo, guerre e sfruttamento. La coppia, scappata dalla Nigeria e in fuga da Boko Haram verso l’Italia - dove cercava di ricostruire una vita insieme dopo tanto dolore - aveva perso una figlia e tutti e quattro i genitori. Durante la lunga ed estenuante traversata la giovane donna, che era incinta, aveva anche perso il bambino.

Rimasta completamente sola in un Paese straniero, Chinyery, con un gesto di estrema umanità, ha autorizzato l’espianto degli organi del marito. L’INMP esprime il proprio cordoglio per quanto accaduto, e si unisce allo sgomento di un intero Paese difronte a questa incomprensibile tragedia.