INMP: Immigrata respinta al pronto soccorso. Grave atto di discriminazione, garantire le cure a tutti
Comunicato stampa 19.12.2014
In relazione al fatto successo presso l’ospedale Santa Maria delle Grazie, a Pozzuoli, dove un’immigrata trentenne sarebbe stata respinta dal personale di sicurezza del pronto soccorso pur accusando chiari sintomi di sofferenza, per poi morire alcune ore dopo d’infarto in un altro ospedale, l’Istituto Nazionale per la promozione della salute delle popolazioni migranti e il contrasto delle malattie della povertà (INMP) si unisce al cordoglio, esprimendo la più ferma condanna di quanto accaduto. Se gli accertamenti ora in corso dovessero confermare quanto successo, si tratterebbe di una grave discriminazione che va contro i principi fondamentali della Costituzione e del Sistema sanitario nazionale, che deve sempre e comunque garantire a tutti, italiani e stranieri, regolari e irregolari - il diritto alle cure, a maggior ragione quelle d’urgenza. L’Istituto, che oggi ha organizzato un pranzo e la distribuzione di doni per le imminenti feste con una folta rappresentanza dei propri operatori e assistiti, vuole richiamare con forza il principio dell’uguaglianza delle cure in un momento in cui la crisi economica rischia di indebolire la solidarietà e accentuare le differenze di salute e di accesso alle medesime a causa del censo, dello status amministrativo (immigrato) o del livello di istruzione. “Garantire a tutti cure tempestive e di qualità sta alla base dell’operato dell’INMP e del servizio sanitario nazionale pubblico e universalistico” dichiara il direttore dell’ente Concetta Mirisola. “Le ricerche sociali ed epidemiologiche condotte in questi anni in tutta Europa hanno individuato nelle diseguaglianze socioeconomiche e nei pregiudizi un fattore di ostacolo a una corretta prevenzione e a un accesso equo alle cure. Scopo dell’INMP è di individuare le misure più efficaci per mitigare al massimo queste differenze e promuovere un sistema sanitario vicino alle fasce più deboli della società”. Con i suoi ambulatori siti in Trastevere (Roma) e la sua unità mobile medicalizzata, l’INMP ha erogato dal 2007 più di 250mila prestazioni cliniche, diagnostiche e socio-assistenziali, con una particolare attenzione alle differenze linguistiche e culturali grazie a una squadra di mediatori culturali di diversa provenienza. L’INMP coordina, inoltre, una rete estesa alle regioni italiane, che lavora per rendere più eque sul territorio le politiche sanitarie, attraverso la diffusione di buone pratiche e di modelli assistenziali socio-sanitari efficaci.
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