L’Assessore alla Sanità della Regione Puglia, Tommaso Fiore, incontra il Direttore Generale dell’INMP - Guarda la fotogallery
Il 9 novembre 2011, nella sede dell’Istituto Nazionale per la promozione delle salute delle popolazioni Migranti e per il contrasto delle malattie della Povertà (INMP), via di San Gallicano 25/a, Roma, si è svolto l’incontro tra l'Assessore alla Sanità della Regione Puglia, Prof. Tommaso Fiore, e il Direttore Generale dell'INMP, dr.ssa Concetta Mirisola.
L'incontro ha visto l’avvio di un lavoro congiunto per la valutazione e la diffusione delle buone pratiche riscontrate in contesti di disagio emergenziali e stanziali presso le tre sedi regionali dell'Istituto, per un modello unico, complessivo e trasferibile a livello nazionale e internazionale.
Un'unione d'intenti per programmare azioni comuni a fronte dell'attuale situazione di crisi che aumenta proporzionalmente la drammaticità e l'ampiezza del fenomeno migratorio dal Sud al Nord del mondo, e accresce le condizioni di disagio e povertà assoluta, soprattutto nelle aree metropolitane dell'emisfero settentrionale. L'INMP continua ad essere un riferimento nazionale per le popolazioni marginali, riconosciuto tale dalla rete del SSN, che ha in essere collaborazioni importanti con centri di ricerca nella UE e con l’OMS.
L’esperienza di Lampedusa ha dimostrato, in tutta la sua drammaticità, i vari modelli operativi adottati dalle differenti componenti regionali dell’INMP: la sede siciliana ha reso una capacità d'intervento straordinaria in situazione di estrema emergenza, nel governare migliaia di persone in condizioni psico-fisiche al limite della sopravvivenza; la sede della Puglia ha gestito la fase seguente all'accoglienza, operando in una condizione non più acuta ma ugualmente delicatissima, quella della gestione degli immigrati sul territorio, fornendo risposte adeguate in momenti di grande precarietà umana; la sede del Lazio, quella più antica, ha provveduto alla gestione della problematica delle popolazioni stanziali in area metropolitana, drammatica per le realtà d'emarginazione.
Tre modelli, ricorda l’Assessore, fusi in un poliedrico modulo metodologico governato dall’Istituto Nazionale per rispondere al meglio alla sfida della complessità. Un'azione che tiene conto dei risultati della ricerca sul campo, i quali vengono proposti nella formazione per migliorare continuamente la risposta alle richieste di aiuto.
“Ma il valore di questa potenzialità - spiegano la Mirisola e Fiore – è nell’integrazione con la dimensione internazionale del fenomeno, fino a giungere alle agenzie delle Nazioni Unite, per tracciare finalmente un varco condiviso tra le criticità che l'immigrazione e la povertà generano in tutto il mondo occidentale.”
La visita dell'Assessore Fiore per tutto il personale dell'Istituto è stato un momento importante, anche per presentare le numerose attività che quotidianamente vengono svolte per l’accoglienza e la cura dei più deboli nel poliambulatorio di Roma. Un impegno di alto livello specialistico che ha visto, negli anni, potenziare i servizi e, recentemente, aggiungere l’Odontoiatria sociale e l’Oculistica sociale, in un modello organizzativo-gestionale rivisto affinché venga potenziata la qualità delle prestazioni erogate. A tal riguardo, vale puntualizzare che il poliambulatorio è aperto nei weekend per venire incontro alle persone più bisognose.
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